Sun Yuan e Peng Yu's i lavori iniziano sempre con un paradosso. I loro primi oggetti e installazioni sono realizzati con veri cadaveri o tessuti adiposi umani. Eppure, pur giocando sullo speculativo e sullo spettacolare, si concentrano sull'indagine del paradosso piuttosto che sul mero sfruttamento dello spettacolare.
La tensione tra i corpi, i tessuti organici o gli animali e le loro manifestazioni artistiche corrisponde alla trasposizione dei soggetti dal piano dell'immanenza al piano della trascendenza.
Nelle loro recenti installazioni che utilizzano la scultura iperrealistica, invertono la loro pratica originale: l'immaginazione e i soggetti mitologici penetrano nel regno della vita quotidiana e della realtà.
Angelo, una scultura a grandezza naturale in polimero fibrorinforzato e gel di silice di un angelo caduto è tipica di questo nuovo approccio.
L'angelo, una donna anziana in abito bianco e con ali senza piume, giace a terra a faccia in giù; forse addormentato, forse morto, ma sicuramente immobile e congelato in un'immagine fin troppo realistica.
joven matón como pinturas
L'essere soprannaturale, ormai nient'altro che una creatura impotente, non può compiere alcuna volontà suprema né essere di alcun aiuto a chi crede nella sua esistenza. L'angelo è vero ma inefficace; i sogni e le speranze sono sinceri ma vani.
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